La Trota Iridea
La Trota Iridea costituisce un interessante esempio di specie alloctona, ovvero di specie presente in un ambiente le cui caratteristiche sono piuttosto diverse dall'habitat naturale di provenienza.
Di origine Americana e precisamente della California per effetto della notevole richiesta di consumatori e pescatori la diffusione di questa specie è stata elevatissima con la conseguente immissione del pesce in un ambiente molto diverso da quello di origine.
A tal proposito è bene precisare che le immissioni di specie in ambienti non loro sono spesso al centro del dibattito fra gli ittiologi preoccupati della salvaguardia degli aequilibri ambientali e mossi dall'esigenza di salvaguardare le specie autoctone.
A livello morfologico la Trota Iridea presenta forti somiglianze con la Trota Fario dalla quale si distingue per il corpo meno slanciato e per le dimensioni complessivamente più ridotte, dalla testa, alla mascella, alla bocca, alla dimensioni delle pinne che risultano di gran lunga meno sviluppate.
La livrea è l'elemento caratterizzante questo pesce ed è anche l'aspetto per il quale differiscono gli esemplari da allevamento da quelli nati e vissuti nei fiumi.
Le iridee da allevamento presentano una livrea argeantea con una tonalità più scura sul dorso e più chiara lateralmente ma complessivamente omogenea; gli esemplari vissuti nei fiumi invece sono solcati da una fascia viola che delinea interamente la zona laterale; le tonalità dei colori spaziano dal rosa, al rosso, all'arancio per essere ancor più irridescenti nel periodo riproduttivo.
In entrambi gli esemplari, in cattività e non se così si può dire, la livrea, la coda e la testa ono ricoperti da una fitta punteggiatura.
Come la trota Fario i torrenti sono il suo ambiente d'elezione con un buon grado di tolleranza anche per il fattore inquinamento a meno di condizioni particolarmente compremesse a livello ambientale.
Differentemente dalla fario però apprezza particolarmente le correnti forti e non ama trovare rifugio in rocce sommerse, un dato quest'ultimo particolarmente evidente negli esemplari da poco presenti nei fiumi che non a caso vengono dai pescatori approcciati con tecniche diverse rispetto a quelli autoctoni.
L'alimentazione della Trota Iridea è a base di prodotti animali, dalle larve ai vermi ai pesci di piccole dimensioni uova incluse, dato quest'ultimo considerato con attenzione dagli ittiologi poichè l'iridea condivide l'habitat della fario per la quale potrebbe rappresentare un pericolo, cibandosi anche delle uova dei piccoli.
Rispetto alle tecniche di pesca sono le medesime sia per la Fario che per l'Iridea, dunque si ha la possibilità di utilizzare sia esche artificali, è il caso della pesca a mosca e dello spinning, oppure esche naturali con la pesca al tocco e la pesca a striscio.
Come abbiamo già accennato se si pesca nei torrenti è più facile trovare le iridee rispetto alle altre trote nei tratti di corrente piena, se invece si frequentano i laghetti o le riserve, la maggior parte delle trote presenti sono trote iridee, considerando che questa specie è quella maggiormente utilizzata per il popolamento dei laghetti stessi.
Spesso gli allevatori sulla base delle richieste dei pescatori selezionano nuove iridee alcune destinate alla vendita nelle pescherie, altri ai laghetti e alle riserve, anche se nella maggior parte dei casi le nuove tipologie di trota si rivelano piuttosto deboli e il ripopolamento termina in breve tempo.
Le carni dell'iridea sono molto apprezzate, è un pesce che si trova facilmente nelle pescherie, gradito in particolar modo per la presenza di poche lische e le carni compatte.